Turislucca

I “frati” a Lucca sono buoni con sopra lo zucchero !

Si avvicina una festa religiosa ? Ecco i “frati” che escono  caldi, caldi non dai loro conventi ma dalla pentola. Non mi riferisco infatti alle congregazioni religiose che un tempo numerose a Lucca contavano centinaia di adepti con la chierica in testa. Con l’acquolina alla bocca penso invece al gustoso bombolone che viene fritto e inzuccherato da generazioni nella piazza San Michele di Lucca per la gioia di grandi e piccini dalla ditta Nelli.

Perchè si chiama frate ? Questo bombolone ha un buco al centro come la chierica dei frati appunto, e visto che a Lucca i Santi non mancano ma i religiosi ormai si vedono di rado, in mancanza di quest’ultimi sono rimasti i “frati” dolci. In verità mi dicono alcuni che sono chiamati così anche a Livorno e a Pisa, ma io li mangio solo a Lucca, dei bomboloni degli altri non mi fido !

Gabriele Calabrese

Ricetta toscana di Archimede:

Ingredienti per 12 frati circa

200 gr. farina 00
30 gr. di strutto *
35 gr. di zucchero + 35 gr. per la guarnizione
1 tuorlo d’uovo
10 gr. lievito di birra
80 ml di acqua o latte
Sale
Scorza di limone biologico
Strutto o Olio di semi di arachide per friggere
* La ricetta originale prevede l’uso dello strutto anche per la frittura. Se non si è sicuri della qualità dello strutto utilizzare il burro per l’impasto e l’olio per la frittura.

In una tazza, sciogliere il lievito in poca acqua tiepida. Dopo una decina di minuti unire il lievito agli altri ingredienti ed impastare ancora per dieci minuti, creando una palla omogenea e morbida. Mettere a lievitare in una zuppiera cosparsa di farina sul fondo e coperta con un panno umido in un luogo caldo e senza correnti d’aria.

Dopo circa due ore prendere la pasta e spianarla con un matterello: dovrà essere alta un dito. Con dei coppapasta o altri stampini ricavare delle ciambelle e metterle sopra una teglia da forno spolverata di farina. Gli scarti del ritaglio devono essere rimpastati e spianati o, come alternativa, i dischi centrali possono essere utilizzati per fare dei bocconcini. Quando i frati sono rilievitati (due o più ore), friggerli in una padella in abbondante olio caldo, non troppo bollente. Devono galleggiare. Appena il bordo prende un colore nocciola chiaro, girare e finire di cuocere dall’altra parte.

Sgocciolare e mettere ad asciugare su della carta gialla o altra carta assorbente. Appena sgocciolati ma ancora caldi passarli in un piatto con lo zucchero facendo in modo che lo zucchero si attacchi da entrambi i lati.

Nello stesso modo si fanno le bombole o bomboloni, ma l’impasto deve essere steso più basso. Si ricavano dei dischi che vanno uniti a due, uno sopra l’altro, interponendo marmellata o crema pasticcera; i due dischi devono essere poi sigillati lungo il bordo con il dito inumidito di latte, facendo una leggera pressione. Si rimette a lievitare e poi si passa alla frittura.

Altrimenti, per fare le bombole, possono essere utilizzati gli appositi tubetti di acciaio o alluminio, gli stessi dei cannoli: una volta fritte si riempiono con una siringa di crema o crema al cioccolato.

2 commenti a “I “frati” a Lucca sono buoni con sopra lo zucchero !

  1. Sono di lucca ho fatto i frati con questa ricetta sono fantastici ma con lo strutto!!

  2. Siamo molto contenti del risultato. Buon appetito e a presto.

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