Turislucca

Lucca dall'alto

Narratori di storie: a volte remote, a volte in remoto

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Ed eccoci qua signori e signore. Ancora una volta, facendo due o tre piroette, siamo riusciti a raccontare il nostro territorio con storie, poesie, aneddoti, arte, cibo, tradizione e chi più ne ha più ne metta. I mezzi per narrare le nostre storie, giocoforza, possono apparire sempre più tecnologici e ‘al passo coi tempi’. In realtà è solamente la nostra passione e la voglia di comunicare bellezza che ci spinge a trasformarci in documentaristi, operatori di camera, montatori, scenografi, “attori” in erba. Ecco allora che sono nati i nostri video self made. I narratori di storie, dalle strade, si sono momentaneamente trasferiti sul video. Uno sforzo di trasformazione notevole ma che sta lentamente dando i suoi frutti. Speriamo che ciò venga apprezzato. Questi video realizzati hanno avuto come sfondo le festività natalizie e i molti temi legati a questo...

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Il commento di Giacomo Puccini alla lapide che ricordava il luogo dove visse il compositore Boccherini in via della Dogana.

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Articolo della serie: “11 Curiosità da vedere e conoscere a Lucca” Di fronte all’albergo San Martino, in via della Dogana, è stata ricollocata la lapide per ricordare il luogo dove Luigi Boccherini, celebre compositore lucchese noto per il famoso minuetto, trascorse alcuni anni della propria vita. La lapide fu tolta infatti durante il periodo fascista perché ritenuto sconveniente, dato che l’edificio ospitava una casa di tolleranza. Infatti, il compositore lucchese Giacomo Puccini, con la sua proverbiale ironia toscana, in una lettera commentava alla sorella Ramelde: “E pensare che il Boccherini non ha che una lapide sul muro d’un casino”. (Giacomo Puccini alla sorella Ramelde 6 marzo 1901). Questa frase è riportata su di una piccola targa proprio all’esterno dell’ingresso dell’albergo citato. Non è facile da individuare. Si trova infatti in una stretta e tortuosa viuzza dietro il Teatro comunale del Giglio....

Giardino di fronte a Palazzo Orsetti

Giardino pubblico di fronte a palazzo Orsetti (sede del Comune di Lucca)

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Articolo della serie: “11 Curiosità da vedere e conoscere a Lucca”  E’ questo un piccolo angolo di Paradiso; quasi un giardino segreto per chi non lo conosce o lo intravede dalle grate delle finestre che, in maniera cadenzata e regolare, rompono il suo muro di recinzione su due lati.Una piccola oasi di verde pubblico proprio davanti al Comune. Un tempo il giardino doveva appartenere al palazzo al quale si addossa. Lo prova il bel pozzo antico in marmo al quale dovevano attingere le molte secchie che venivano calate proprio dagli ambienti di servizio del palazzo prospiciente. Il giardino presenta una varietà di piante ed alberi tipiche del gusto ottocentesco lucchese: un tiglio, una magnolia, una palma, camelie e piante esotiche di gusto orientale, come il glicine che sovrasta il muro di cinta. Vale la pena sostare per riposare su...

Facciata Cappella di Meati

La devozione, la solidarietà e la pestilenza. La cappella sulla via per Meati a Lucca.

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Ci sarò passato davanti chissà quante volte e da tempo mi riproponevo di prenderla in considerazione. Mi riferisco alla cappella di notevoli dimensioni che si trova lungo la via che da San Donato, passato il semaforo che incrocia il viale che conduce verso l’autostrada cosiddetta “Bretella”, prosegue verso Meati, subito dopo il sottopasso autostradale. Ultimamente, da disoccupato, ho molto tempo per passeggiare lungo le strade di campagna. Spesso mi sono imbattuto in edicole votive più o meno ben conservate, ben visibili presso i crocicchi delle strade paesane. Sono dedicate ai più disparati santi; alcuni più strettamente legati alla devozione locale, altri molto noti, quantomeno in tutta Italia. Nessuna però è comparabile a quella che vi voglio descrivere oggi, pur essendo ormai decontestualizzata da quella campagna che in origine la doveva circondare. Ai nostri giorni, infatti, è circondata da costruzioni...

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La pietra detta “del diavolo” in palazzo Bernardini

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11 curiosità da vedere e conoscere a Lucca Se cerchiamo cosa visitare in una città, il web propone di solito una lista di dieci cose o luoghi da visitare spesso molto popolari, direi quasi scontati. Io, invece, ve ne propongo undici perché me ne è venuta in mente una in più del dovuto rispetto al sistema “decimale” che tutti adottano ed io non voglio nascondervela. In realtà, se mi mettessi a pensare ad altri luoghi o cose particolari nella mia città, forse potrei non finire mai la lista, ma per il momento va bene così. Palazzo Bernardini si trova lungo la via Santa Croce: una delle vie principali cittadine. Più precisamente, si trova lungo la via percorsa da tutti i pellegrini che, passando per Lucca, andavano nella direzione di Roma. Un palazzo quindi ben in vista ai passanti. Ricostruito...

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Il cannone del Barone di Munchausen

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Vi ricordate delle storie fantastiche del Barone di Munchausen? Un avventuroso quanto bizzarro eroe del XVIII secolo che, con mezzi e in situazioni surreali, combatte la sua guerra contro i turchi facendosi lanciare su di una palla di cannone al centro della battaglia. Bene: io, forse, ho trovato il cannone che ha sparato quello straordinario colpo. Buuuum! Direte voi. Questa volta l’ha sparata veramente grossa. Certo comprendo il vostro dubbio, la vostra perplessità. Com’è possibile che affermi una tale assurdità proprio colui che dichiara e scrive che le fonti per narrare la storia sono la cosa più importante? Ebbene, qui di seguito ve ne fornirò gli indizi. Sappiate dunque che l’Archivio di Stato di Lucca, sin dalle mie prime ricerche di studente universitario, è sempre stato uno dei luoghi più affascinanti, direi intriganti che abbia mai frequentato. Seguendo il...

Foto della scalinata di Palazzo Pfanner

La birreria Pfanner nei ricordi di un giapponese

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Di aneddoti più o meno divertenti o interessanti una guida turistica ne ha molti da tirare fuori a richiesta dal suo cilindro magico. Anche io ne potrei raccontare molte di storie divertenti, tristi, piccanti, grottesche e chi più ne ha più ne metta. Tuttavia, al momento mi voglio ancora limitare a quelle esperienze che mi hanno poi condotto a scoprire storie e fatti della mia città. Sappiate dunque che sino a non molti anni fa era estremamente raro incontrare per le strade, le piazze e sulle Mura di Lucca un figlio del Sol Levante, un giapponese voglio dire. Pisa, Firenze, solo per citare la Toscana, al contrario hanno sempre visto brulicare gruppi e individuali giapponesi trotterellare di corsa, in movimento rapido, da un luogo ad un altro. Fu quindi con molta sorpresa che circa venti anni fa, ma forse...

Poesia di ricordi: Geppe e il vernacolo lucchese

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In questo post cambio decisamente tono, sterzando su un tema diverso ma sempre relativo a quei saperi nei quali una guida turistica dovrebbe essere in grado di destreggiarsi, più o meno bene: letteratura e poesia. Più precisamente, oggi vorrei fare cenno alla poesia vernacolare lucchese. Chi legge comprende bene che questo è un soggetto difficile da proporre ad una clientela turistica che, se pur italiana, spesso proviene da regioni con dialetti diversi; forse meglio dire lingue diverse. Anche io ho dovuto “cambiare lingua” da adolescente. Sono nato a Milano e mia madre faceva di cognome Bassetti ma, arrivato ai dodici anni, mi “lucchesizzai” in fretta anche se, a dire il vero, una certa esse ronzante mi è rimasta, facendomi dire ancora oggi casa e chiesa con accento decisamente nordico. Tuttavia, mio padre, lucchese nel cuore e nell’anima, mi ha...

Dipinto di Pompeo Batoni alla National Gallery

Pompeo Batoni? Analisi “casalinga” di un quadro lucchese.

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Nell’ultimo post dedicato al diario del pittore Georg Cristoph Martini ho citato, come suo giovane probabile allievo, il valente pittore lucchese Gerolamo Pompeo Batoni. Batoni fu, senza ombra di dubbio, il più celebrato e famoso pittore italiano di ritratti e soggetti allegorici della fine del XVIII secolo. Nato a Lucca il 25 gennaio del 1708, morì a Roma nel febbraio del 1787. Fu Roma, la città eterna, il luogo dove si perfezionò nell’arte della pittura e dove ricevette fama, onori e certamente notevoli entrate di danaro, viste le pressanti e numerose richieste di quadri da eseguire che ricevette – sempre nella sua bottega di via del Leone – da nobili, principi e facoltosi mercanti nazionali e internazionali. Nell’atelier, molti suoi allievi di bottega si davano da fare a seguire gli insegnamenti del maestro e a soddisfare, come in una...