Turislucca

La Lucca del futuro

Mi è capitato in questi giorni di leggere sui quotidiani locali una domanda ricorrente: quale sarà la Lucca del futuro? Poi ho letto che chi aveva posto il quesito intendeva discutere di uno spazio temporale rivolto al futuro di circa 20 anni. Cosa sono 20 anni dal punto di vista di una guida turistica italiana ? Poco o quasi niente ! Un granello di sabbia nel deserto, se comparato ai millenni di storia del nostro paese e della nostra città. Allora mi chiedo invece: cosa dovrebbe mostrare di Lucca una guida turistica locale dell’AGT nel 3000 ? Ridendo ce lo siamo chiesto fra colleghi e amici durante una piacevole cena conviviale. Tuttavia ora non mi viene molto da ridere perchè, pensandoci, non riesco a mettere insieme una lista di luoghi o edifici o monumenti che si possa definire decente.

Per prima cosa, è ovvio, mi augurerei di trovare sempre presenti le nostre belle mura e all’interno tutto quello che c’è attualmente. Ma pensiamo come se fossi già nel 3000.  Lucca “drento” è come una bella scatola vuota: nessun abitante, nessun alimentari, nessuna macelleria, nessun fruttivendolo, nessuna scuola, ecc. ecc. Cosa potrei far vedere ai miei turisti all’esterno di veramente unico e non seriale? Vediamo.Vogliamo parlare della linea dei supermercati esselunga del XXII secolo? Va, bene! Esselunga, la catena di supermercati di maggior successo Toscana e forse italiana. Spazzando via la concorrenza e comprando licenze di piccole botteghe di periferia a destra e a sinistra sono stati costruiti in stile post modern.  Mattoncini sui fianchi,  lesene in finto marmo in prospeto. Circondano l’antico centro storico da ogni via di accesso. No forse è meglio parlare delle nuove caserme di polizia, esempio quella della guardia di finanza all’uscita dell’autostrada bretella. Casermone grigio con qualche schizzo di arancio. No, neanche questo mi convince. Buttiamoci allora sulle miriadi di case bifamiliari, piccoli condomini, (oggi per la maggior parte vuoti) che hanno coperto le ultime aree verdi della periferia. Che stupido ! Quasi, lo dimenticavo. Lo stadio di San Donato. Oggi che è l’anno 3000 è in rovina, ma un tempo a vedere le sue dimensioni, doveva aver ospitato migliaia e migliaia (forse 30.000) di Lucchesi che sicuramente facevano il tifo per la loro squadra del cuore: la Lucchese. Squadra che doveva certamente militare nelle più alte vette della classifica di seria A. Questo lo si può affermare con certezza non solo dalle sue dimensioni, ma anche perchè è stata ritrovata una lapide che celebra il sindaco che lo innaugurò. Dai documenti di archivio (mille anni fa usavano ancora i cd per i computer!) si evince che vi fu un esborso in danaro enorme per la sua costruzione. Si questa è certamente l’unica cosa che includerò nel mio tour. Alla fine della gita, poichè come recitava un antico detto un tempo in voga in Italia “ogni salmo finisce in gloria”, tutti a fare una abbuffata col tipico piatto locale: Sushi alla frantoiana!

G.

Un commento a “La Lucca del futuro

  1. Chissà che razza di stereo avrà Mario Son Sodo
    e che tipo di musica ascolterà…

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