Turislucca

Lo scorrere del tempo nelle formelle sotto la loggia del Duomo di Lucca – gennaio

Eccoci al mese di gennaio, il primo mese dell’anno, che nelle formelle del Duomo di Lucca viene rappresentato con un contadino seduto che si riscalda al fuoco. L’inverno, quello freddo e spoglio, mostra i suoi colori e le sue molteplici facce in questo lembo di Toscana tra le montagne e il mare, tra la città e la campagna.

La città appare monumentale ed immobile a causa dalla presenza umana quasi rarefatta; la campagna più algida e matrigna. Eppure ambedue esprimono un fascino unico, irresistibile, che lascia spazio ad un sentimento antico, più raccolto e umano che invita
all’intimità domestica. Gli animali nell’uno e nell’altro ambiente cercano e si adattano a quella che potremmo definire una ‘modalità inverno’ e anche l’uomo, oggi come nel medioevo, fa altrettanto.

Alcune antiche tradizioni della nostra terra, sopratutto quelle legate ai prodotti stagionali, si perpetuano generando convivialità, conoscenza e bellezza. Il fuoco riscalda l’anima e, quando è sapientemente dosato, cuoce gli alimenti come il tradizionale castagnaccio e gli squisiti befanotti.
Ed il primo mese dell’anno ce lo siamo lasciato alle spalle. Ma già il prossimo bussa alla porta. Febbraio ha altre cose interessanti da mostrarci. Lucca e la sua terra hanno sempre qualcosa di interessante da offrire.

Ci vedremo a febbraio…

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