Ogni tanto mi capita di guidare un gruppo di turisti nell’incantevole cittadina di Pietrasanta. Lo faccio con piacere anche perchè è la terra dei miei avi ed in particolare di mia nonna Maria, Maria Belfiore. Tutto quello che so di questo posto, lo devo a lei. Non intendo le scovolgenti sculture lignee, di Jacopo e Francesco da Valdabrino, nella chiesetta di S. Antonio, gli affreschi di Botero o le sculture di Mitoray. Intendo la vita quotidiana di chi ha vissuto qui gli anni poveri dei primi del novecento e quelli tragici della seconda guerra mondiale. Anni vissuti sempre e comunque nella consapevolezza di vivere a contatto del bello essendo inconsciamente e semplicemente portatori e creatori di cultura. E si, perchè i pietrasantini producono arte statuaria di marmo e di bronzo dal XIII secolo, senza soste, con la forza delle loro mani e delle loro conoscenze pratiche acquisite generazione dopo generazione. Abitutati da sempre a convivere e confrontarsi con i grandi che obligatoriamente, per produrre i propri capolavori, sono pasati da questi vicoli e queste piazze: primo fra tutti Michelangelo. Chi fosse in visita a Pitrasanta si tolga uno sfizio, una curiosità. Provi a chiedere ad un passante locale sulla settantina o ottantina come si chiama. Una volta su tre si sorprenderà a sentirsi rispondere: “Io mi chiamo Fidia, Io mi chiamo Prassitele, io Michelangelo, io Donatello” …. e così via.
Tornando a noi, ieri ho avuto un gruppo di accompagnatori turistici internazionali che venivano alla scoperta di luoghi nuovi da proporre ai propri clienti. La loro sorpresa è stata grande alla luce di tanta arte del passato e conteporanea . Ancora più grande è stata la loro sorpresa quando hanno potuto trovare nella piazza di fronte al duomo enormi statue in bronzo realizzate da … Gina Lollobrigida. Cosa centra la lecelebre diva italiana del cinema con Pietrasanta ? Ancora una volta mia nonna( novantasettenne ancora attiva e lucidissima ! ) mi è venuta in soccorso per darmi spiegazioni. La nonna mi racconta che l’attrice da sempre è stata appassionata di arte ed in particolare di scultura. Sin dagli anni settanta, col crescere della sua fama e della sua fortuna, l’attrice è approdata a Pietrasanta per iniziare la sua parallela carriera di scultrice in Bronzo. Le fonderie pietrasantine sono rinomate per la loro infallibile tecnica di fusione e per la conseguente qualità dei manufatti. Mio zio Beppino Belfiore (Buon anima) possedeva la premiata fonderia Belfiore (tutt’ora attiva). La Nonna racconta che la Lollo era sempre fra i piedi di mio zio (in senso professionale!), il quale in principio era onorato della sua presenza, ma in seguito dovendola ospitare anche a dormire nelle stanze attigue alla fonderia nei giorni precedenti la fusione delle sue sculture, la trovava un fardello troppo ingombrante da gestire. Troppo di frequente, la trovava a ronzare intorno ai lavori da eseguire per altri scultori. Questo mondo è affascinante, ma per gli operatori del settore anche riservato e pieno di segreti, Lollo o Brigida che ci si possa chiamare. Ieri, la diva, l’abbiamo incontrata nel chiostro di S. Agostino che dispensava autografi per promuovere la sua mostra di sculture. Come i bambini che con sorpresa incontrino Enry Potter in persona, così questi vecchi e scafati accompagnatori, dun botto hanno perso tutto il loro contegno e buona parte delle inibizioni. Presi da una indicibile franesia hanno cominciato a darsi spintoni per poterla fotografare e chiederle un autografo. Quando L’attrice ha poi chiesto chi li aveva condotti li, mi sono fatto avanti (ho tirato due o tre gomitate) e abbiamo scattato una foto assieme. Niente di che, ma un altra curiosità da aggiungere fra le tante che noi guide siamo soliti incontrare nelle nostre passeggiate quotidiane in compagnia di Michelangelo and friends..
Gabriele