Turislucca

Pellegrini


Due uomini e una strada davanti a loro. Questi sono i pellegrini; i grandi ricercatori in viaggio per trovare la via. Li nomino tutti i giorni, ed ogni giorno sempre con un tocco di invidia e di rispetto in più. alcuni anni fa ne parlavo solo come un lontano ricordo che aveva segnato nel medioevo la vita di molte città, fra le quali Lucca, lungo la via Francigena che da Santiago de Compostela portava a Gerusalemme. Oggi, che non sono più tanto giovane, provo come un qualcosa di intimo che mi spinge a provare quell’esperienza che, se Dio vorrà, dovrò intraprendere. Lo dovrò fare per me e per gli altri. Vedere questi due pellegrini che entrano incuriositi e rispettosi nella chiesa di San Michele in foro, me lo conferma. Chilometri e chilometri, passo dopo passo, incuranti della pioggia e del sole.
Eroi solitari che riscoprono una dimensione oggi quasi perduta. Ne ho incontrati molti, ma il primo che ho incontrato nel 1997, mi ha cambiato la vita. Pochi forse mi crederanno leggendo le righe che seguono, ma è la verità. Dovevo accogliere per conto dellla provincia di Lucca il primo pellegrino spagnolo che veniva a piedi da Roma per dirigersi verso Santiago. Con me, oltre alle istituzioni locali ed altri personaggi notabili, mia moglie che a quel tempo aspettava mia figlia.
Giunse il pellegrino. Era una persona semplice e forte, sui quaranta anni ( ex legionario spagnolo pentito)che traspirava energia e positività da tutti i pori. Dopo avermi chiesto chi era tutta quella gente che lo aspettava, invece di soffermarsi a ricevere tutte i discorsi e le manfrine di rito, chiese di vedere il Volto Santo. Mi offrii in seguito di portargli lo zaino perche doveva raggiungere Valpromaro verso Camaiore a diversi chilometri da Lucca. Si rifiutò.
Tutti lo aspettavano per abbuffarsi in un pranzo luculliano in un ristorante del luogo. Lui mangiò solo un pasto fruguale e salutò i presenti, ma prima di partire chiese il numero di telefono a me e mia moglie e disse: “Vedrete che vostro figlio nascerà per il giorno di San Giacomo. Vi telefonerò qualche giorno dopo !”.
Mia figlia Angelica è nata il 25 di luglio del 1997, giorno di San Giacomo e lui mi telefonò qualche giorno dopo con grande semplicità e naturalezza raccontandomi l’ultima tappa del suo viaggio.
G

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