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Porte e portoni a Lucca

Porte e portoni a Lucca

Un gesto quotidiano ripetuto innumerevoli volte come chiudere “l’uscio di casa”, in alcuni luoghi, in Europa e in Italia, può equivalere a lasciarsi alle spalle un pezzo di storia o una vera e propria opera d’arte.
Lucca, città toscana racchiusa dentro le Mura alberate del Cinquecento, conserva intatte tutte le sue case che nei secoli, come torte multigusto e multistrato, hanno cambiato o mantenuto, senza continuità di soluzione, intonaci, mattoni, tegole e serramenti.

In particolare molte porte e portoni hanno acquisito con il tempo un fascino tutto particolare.
Non importa se celano alla vista dei passanti l’ingresso di una casa umile o l’ampia loggia nobiliare di un palazzo. Non importa nemmeno se chiudono una bottega o nascondono un giardino segreto. Sono belle e affascinanti “di per sé”, forse proprio perché grazie alla loro forma, colore e stile proiettano il viaggiatore in un immaginario sognato, che prende dimensione già prima di varcare la soglia di quell’infisso.
Solo così si spiega il successo dei molti calendari dove a scandire i mesi sono proprio le porte degli antichi borghi toscani.

Lucca quindi non fa eccezione…anzi.
Ecco quindi una breve e forse troppo selettiva serie visiva di porte e portoni lucchesi. Ovviamente è il mio gusto personale ad aver scelto questi e non altri.
In ogni caso, credo sia interessante corredare queste immagini indicando ai lettori di queste poche righe chi sono i protagonisti poco conosciuti e tuttavia essenziali per il mantenimento e per la durata in “vita” di questi antichi manufatti. Sono gli ultimi veri artigiani lucchesi.

Primo fra tutti, senza voler far torto a chi verrà di seguito, devo citare la Bottega del bravo artigiano lucidatore di legni che si trova all’angolo fra via della Stufa e via del Panificio, a ridosso del muro delle carceri di San Giorgio, in un luogo appartato, assolutamente fuori dai percorsi turistici . Ovunque abbia avuto modo di vedere restaurati dei pregiati infissi, panche, mobili di chiese o portoni antichi, sempre ho visto all’opera il bravo artigiano riportare a nuova gloria ciò che sembrava ormai un legno consunto e prossimo al disfacimento totale.

Intaglio legno a Lucca

Tuttavia, in altro campo contiguo al precedente, la mia ammirazione va, senza timor di dubbio, alla bottega artigiana degli intagliatori Galligani in via San Andrea, proprio a due passi dalla celeberrima torre alberata dei Guinigi.
Tito Galligani e figlio conservano nelle proprie mani la ormai rara arte del dorare e soprattutto creare voluttuosi ed eleganti intagli per le sontuose cornici barocche o del restauro delle parti mancanti dei pezzi consunti di antiche sculture deterioratesi con il tempo. Sembra di vedere l’arte di Mastro Geppetto portata a livelli di vero artista, piuttosto che di artigiano. E come Geppetto, Tito ha voluto ultimamente intagliare un bel Pinocchio che fa bella mostra di sè nella vetrina, assieme a tanti altri pezzi di antiquariato e di ebanisteria.

Basta voltare l’angolo della Torre che incontriamo un’altra bottega dalla quale si sprigionano gli aromi dei legni e dei trucioli.
Mi riferisco alla “ditta Francesconi” specializzata nel costruire le tipiche persiane mediterranee, cioè le chiusure esterne in legno, spesso colorate di verde, delle finestre di tutte le case e palazzi lucchesi. La loro caratteristica è quella di riparare gli interni dai caldi raggi del sole estivo pur tuttavia lasciando passare dalle doghe orizzontali sovrapposte di legno che le caratterizzano l’aria e la brezza esterna.
All’interno della bottega molti artigiani, con maestria ed attenzione tagliano, levigano e assemblano questi infissi così preziosi per la funzionalità e vivibilità degli appartamenti, oltre che per l’estetica della città.

Non vado oltre, ma invito tutti a soffermarsi almeno per alcuni minuti davanti al lavoro di questi ultimi veri artigiani lucchesi.

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