Turislucca

Le torte del Mei. Il turismo “esperienziale” della stagione 2017

La torta del Mei

Toscana, Lucca, Marzo, il sole e la voglia di primavera. Inizia una nuova stagione. Eccomi di nuovo per le strade della mia “vecchia” città. Più vecchia di me, eppure è come se avesse cinquantaquattro anni; i miei. La sento parte di me avendola passeggiata palmo a palmo. Come un vecchio albero di cinquantaquattro anni che scopre di avere anche quest’anno nuove foglie mai uguali a quelle dell’anno precedente, così mi sento io quando ricomincio la nuova stagione da guida turistica. Gli antichi alberi piantati sopra i baluardi delle mura che cingono la città, potessero parlare, forse mi darebbero ragione. Nuovi stimoli e nuove conoscenze da offrire ai miei amici in visita a Lucca.
Ma questo accade un po’ a tutti coloro che vivono la città storica.

Proprio alcuni giorni fa, con il mio gruppetto di turisti, dopo aver visitato la spettacolare basilica di San Michele, mi capita di incrociare per la strada il Mei, l’infaticabile fornaio di Ponte a Moriano (ameno paese a 15 km da Lucca).
Stava distribuendo a ristoranti e negozi di alimentari le sue spettacolari torte casalinghe di verdura coi “becchi”. Cosa é la torta coi becchi ? E’ un connubio di sapori ancestrali. Una base di pasta frolla casereccia con smerlature (i becchi) che si può farcire con un composto di bietola, zucchero, uva passa, pinoli e spezie, ma anche cioccolata o un impasto di amaretti. Una torta antica; direi rinascimentale; quando i sapori fluttuavano armoniosamente fra il dolce e il salato. Una testimonianza “vivente” di tempi antichi che permangono nella tradizione locale. La proporrei come presidio Slow Food. Molte pasticcerie e panetterie a Lucca producono le torte coi becchi, ma nessuna è comparabile a quella del Mei.

L’ho chiamato da una certa distanza. Camminava svelto con un pacchetto tondo fra le mani. Si è quindi rivolto nei nostri confronti con un sorriso amichevole e avvicinandosi, si è offerto con piacere di mostrare al gruppo cosa c’era dentro al suo furgoncino bianco.

Le torte del Mei

Una volta aperte le porte del vano posteriore … una vampata di fragrante profumo di torte ha letteralmente avvolto l’intero gruppo dei miei turisti curiosi. I sensi nella razza umana sono leve potenti, e l’olfatto, come ben sappiamo, conta un posto non indifferente paragonato agli altri tre.
Tutti ne volevano subito comprare una sul posto. Con un sorriso gentile il simpatico Mei ha dovuto declinare l’offerta spiegando che quelle torte erano già tutte prenotate. Mi sono quindi dovuto dar da fare a spiegare che nel tempo libero avrebbero avuto modo di acquistarle in alcuni negozi alimentari locali. Ecco quindi come ho iniziato la stagione turistica a Lucca. Si è creta esattamente in quel momento per le strette strade della mia città quel tipo di situazione che molti teorici del turismo definiscono “esperienziale”. Una circostanza che solo una guida del posto, locale e con buona esperienza è in grado di offrire ai suoi clienti. Una buona rgione per fidarsi di chi vive da sempre o da molti anni i luoghi che offre ai suoi amici clienti che hanno scelto di visitarli in maniera non banale. Da ospiti e non da semplici turisti.

Io poi, a fine tour, la torta del Mei l’ho mangiata davvero. La “tavola” per me ha il richiamo più forte di una sirena. La stagione 2017 è iniziata quindi con ottimi profumi e deliziosi sapori !

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