Turislucca

A Lucca nei giorni dei Comics

Lucca comics

Foto di Gabriele Ravanetti su flickr

Quelli che ho riconosciuto:

  • Doraemon
  • I soldatini
  • Cappuccetto rosso
  • La strega di Biancaneve
  • Biancaneve
  • Lupin, Margot e Jigen
  • Pippi calzelunghe
  • Asterix e Obelix

Tutti gli altri non so chi siano. Ogni anno è così, passeggio per le strade della mia città in occasione dei Comics, come li chiamiamo noi lucchesi abbreviando il più lungo “Lucca comics and games”, e cerco tra la folla qualche maschera amica, per non sentirmi troppo vecchia.

Sono vecchia. Non ne conosco molti, riesco a ricollegare al mondo Japan le ragazze con le codine e i capelli colorati ma dei nuovi supereroi non so niente. Però mi piacciono tantissimo, mi piace vederli tutti mascherati. Il carnevale non c’entra niente. Questa è un’altra storia. C’è chi il costume se lo è comprato ma c’è chi se lo è costruito durante l’anno per poi partecipare alle gare del miglior cosplay artigianale.

E allora io mi immagino certi matusa come me che durante l’inverno, nei garage delle loro villette (una location tipo quella del giovane Steve Jobs, insomma), si incontrano con gli amici per tagliuzzare i loro costumi o per provare le scenette che poi gareggeranno ai vari contest tipo, quest’anno, l’attacco dei giganti. Ma cos’è l’attacco dei giganti? Ma che ne so.. però è bellissimo sapere che c’è chi lo aspetta.

Quando ero bambina tutti i Comics erano racchiusi in un pallone in piazza Grande, mio papà mi ci portava la domenica mattina ed io ci andavo contenta perché mi regalavano un palloncino con la bacchetta…non era il classico palloncino legato ad un filo, era un palloncino attaccato ad una bacchetta rigida. E sopra il palloncino c’era un omino che sorrideva.

Oggi il logo ufficiale non è più quello, i Comics festeggiano i 50 anni, i personaggi si sono avvicendati e la città è esplosa. Sono ovunque: sopra le Mura, sotto le Mura, dentro le piazze, dentro i tendoni, sui giardini delle chiese, dentro i bar a mangiare panini. Ci sono ovunque mostri, principesse, personaggi manga, eroi, buoni, cattivi, morti viventi, scheletri, pirati, principesse, hobbit, jedi, zombie, e un sacco di altra gente.

Morale: non ne so niente dei Comics ma non potrei mai farne a meno.

Parole che ho imparato, per ora, grazie ai Comics:

  • Cosplay
  • Ramen
  • Harajuku girls
  • Kawaii

Un commento a “A Lucca nei giorni dei Comics

  1. Molto carino.Mi ritrovo molto in queste parole

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