Turislucca

Ricettina di quasi estate

Purtroppo è accaduto. Mia moglie una di queste mattine si è alzata è ha sentenziato nei miei confronti la condanna. Dieta senza appello !

Con tutta onestà non ho potuto replicare con valide argomentazioni dopo che mi aveva impietosamente fatto posare due o tre volte di fronte allo specchio. Deglutendo più volte al solo pensiero dei sacrifici che da li a poco si sarebbero concentrati in un mese,  tutti dalle 12.30 alle 14.00 e dalle 20.00 alle 21.00, ho cominciato a pensare alle migliori soluzioni culinarie che avrebbero forse fatto al caso mio. Ecco allora che spunta fuori la ricettina di quasi estate, in grado di alleviare le pene di una doverosa pseudo dieta pre costume.

E’ noto che le carni bianche ed in particolare quelle di tacchino, pollo e vitello, una volta prive dei loro grassi possono tranquillamente associarsi ad una dieta. Spesso però la consistenza delle loro carni, ed in particolare quella del tacchino, può far storcere il naso ad alcuni. Devo dire che ho elaborato una ricettina che risolve il problema grazie al gusto di una cottura prolungata e “ammorbidente”  se associata ad una gustosa salsina, vero segreto e tocco di grazia del piatto in questione, che lo  renderà speciale  in ogni occasione.

prendete un carrè di vitello con cinque costolette o un rotolo di tacchino, se per 4 persone, di circa un chilo. Incidete la carne, se vitella tra un osso e l’altro separando le costolette ma senza staccarle,Inserite nei tagli un pò di timo sale e pepe. Prendete una mela eliminatene il torsolo, tagliatela a fettine spesse quasi un cm e inseritele nei tagli. Avvolgete il carrè in 100 gr di pancetta affettata (questo punto non è dietetico ma la pancetta è bonissima, fate voi) lasciando scoperti gli eventuali ossi e mele. Legare con spago da cucina. Accendere il forno a 180°. Metter la carne in una pirofila con un paio di rametti di rosmarino, due foglie di alloro e un rametto di timo. Irrorate con un filo d’olio e infornate. Dopo 10 minuti bagnate con mezzo bicchiere di vino bianco, proseguire la cottura per circa un ora. Se vedete che il sughetto si restringe troppo, bagnate con brodo vegetale. Per la salsina finale stemperate nel fondo di cottura ancora liquido un cucchiaio di senape, un cucchiaio di miele, un cicchiaio di aceto basamico o semplice aceto. Lasciate sobbollire per 5 minuti o fino a quando la salsa si addensa. Versatela in un recipiente (salsiera) e versatelo poi sulle fette di arrosto impiattate. Onestamente non so se la ricetta è proprio dietetica, ma credetemi, mia moglie quando la propongo non dice mai di no !

P.S. La prossima sarà di piena estate ! Un po di pesce ? Preferite un primo ? A voi la scelta.

Gabriele Calabrese

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