Turislucca

Lucca, i potenti e la festa della Santa Croce.

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L’Italia, nell’immaginario del turista straniero, è fatta anche di folclore. Molto di questo folclore, sopratutto nelle feste di popolo, è legato anche alle manifestazioni religiose di una nazione da sempre devota al culto dei Santi o di Maria, la madre di Cristo. Lucca, nel nord ovest della Toscana, vede invece il suo momento di unione fra popolo, religione e istituzioni locali, sia laiche che religiose, nella devozione verso il Volto Santo di Cristo. Caso unico nei paesi di confessione cristiana, il Volto di Cristo esemplato in un crocifisso di legno che la tradizione e la leggenda vogliono far risalire alla mano di Nicodemo, è l’elemento catalizzatore attraverso il quale i lucchesi da generazioni fanno il punto della loro situazione. La processione si snoda la notte del tredici di settembre per le vie del centro cittadino e vi partecipano tutti coloro che vogliono testimoniare non solo la loro fede, ma anche la loro appartenenza laica alla comunità locale, in questo modo testimoniando anche la fedeltà alle istituzioni.  Anche i personaggi del potere, fossero un tempo imperatori, principi o alti prelati, come oggi invece siano essi presidenti, sindaci o vescovi, dimostravano con la loro presenza oltre la propria devozione all’immagine ritenuta divina, anche quella della loro dipendenza dalla volontà del popolo.  La presenza di un numero notevole di ceri che sfilavano lungo le strade era la dimostrazione, d’altro canto, della fedeltà del popolo a queste istituzioni. Oggi a Lucca , come un tempo, il consenso popolare pur esprimendosi anche con altri mezzi più sofisticati ma non sempre veritieri e duraturi come i sondaggi o i voti elettorali, ha la sua riprova nella partecipazione alla “luminara”. Proprio quest’anno giungerà a Lucca un lucchese nel mondo: Martinelli, il quale ha raggiunto la più alta carica nel paese di adozione: la presidenza della nazione del Panama. Un tempo Lucca era una piccola capitale e come tale i suoi governanti erano soliti tenere rapporti di livello internazionale sia a livello politico che culturale con i potenti del mondo intero. Oggi Lucca manifesta invece il suo provincialismo attraverso polemiche speso sterili che nulla portano al beneficio e all’immagine della città. Mi riferisco in questo caso alle polemiche proprio riguardanti la partecipazione dello stesso Presidente Martinelli alla tradizionale processione in onore del Volto Santo. La stampa locale e sopratutto i politici delle contrapposte aministrazioni locali (comune e provincia) non hanno mancato in ogni occasione possibile di gettare fango, non solo l’uno contro l’altro ma anche (e questo mi pare troppo) su colui che voleva venire da lucchese fra i lucchesi a gioire del successo raggiunto e ringraziando di ciò Il Volto Santo. Una passerella per un politico panamense ? Che senso avrebbe vantarsi là dove non si ricevono voti, ma altresì tuttalpiù amichevoli consensi da coloro che si ritengono amici del paese di origine. Ben vengano quindi tutti coloro che vorranno presenziare a questa festa dei lucchesi ora e sempre, a gloria dei lucchesi stessi e sopra tutto del Volto Santo che li protegge.

Gabriele

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