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Coreglia Antelminelli. Molto più di un paese di figurine di gesso.


In questi giorni ho avuto modo di riscoprire Coreglia Antelminelli grazie all’incredibile esperienza televisiva che ho avuto grazie alla rete NBS americana. Chi ha letto il mio blog su look at Lucca, avrà capito che il bisnonno dell’attrice Susan Sarandon era emigrato da Coreglia nel 1888 come figurinaio.

Prima delle riprese televisive, come sono solito fare quando lavoro in un ambiente che non conosco o che conosco solo parzialmente, la curiosità prende il sopravvento e comincio a esplorare. L’antico paese della media valle del Serchio, si trova in posizione elevata sui monti. per questo motivo nel medioevo fu una roccaforte lucchese a gardia della stessa valle, passaggio privilegiato per mercanti artisti e pellegrini.

Castruccio Castracani, Signore di Lucca, nel XIV sec. rinforzò le sue difese e le dette il nome della sua casata, Antelminelli. Le strette viuzze che si inerpicano sino alla chiesa principale, rivelano l’amore e la cura che glia bitanti hanno saputo mantenere nei confronti dell’edilizia del paese durante i secoli. Qua e là appaiono a fianco delle caratteristiche casupole in intinaco e pietra, piccoli giardini strappati al pendio della montagna. Sulla sommità si trovano l’imponente palazzo comunale e la chiesa romanica del XIII sec non orientata dedicata a San Michele.

Vi invito tutti a visitarla. In particolare gli amanti della storia dell’arte rimarranno piacevolmente ed incredibilmente sorpresi da ciò che troveranno all’interno. E’ proprio vero che l’Italia mostra tesori in ogni suo angolo. Una sorprendente statua di marmo quasi policromo del XV sec. raffigurante San Michele, troneggia nel lato sinistro. Ai fianchi dell’altare una Vergine annunciata e al suo opposto l’arcangelo Gabriele . Queste eleganti e sinuose sculture sono attribuibili scuola pisana del XIV sec. della taglia di Giovanni Pisano. Qual buon vento ha portato questi capolavori in un paesello che si direbbe sperduto fra le foreste di castagni secolari dell’Appennino? E a questo punto, come in flashback di un film ambientato nel medioevo, mi pare di rivedere l’antica viabilità medioevale si inerpicava per questi monti. Questi luoghi erano protagonisti di incredibili vicende storiche. Scontri armati e assedi di fanti e cavalieri che dovevano sudare sette camice per giungere sin qui. L’incedere lento, a piedi dei gruppi di pellegrini e fra questi mescolati anche artisti di incredibile talento, che attraversato l’ Appennino, provenienti da terre a volte lontanissime, si fermavano per un ristoro e spesso per lasciare in questi luoghi vere “perle” frutto della loro arte. Basterebbe sognare questo per dire che vale la pena una visita a Coreglia. Tuttavia anche gli amanti della natura e della gastronomia non dveono perdere l’occasione. Vi piacciono i funghi porcini ? Benvenuti nel loro regno! I caratteristici ristornatini locali, se in stagione, vi faranno assaggiare le loro specialità a base di questo frutto del sottobosco. Una buona polenta con cinghiale e funghi e il gioco e fatto! Susan Sarandon si è fatta una scorpacciata e ve lo mostrerò.

Gabriele Calabrese

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