Turislucca

Un angolo goloso a Pisa

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Non mi sbilancio mai quando devo parlare di ristoranti rischiando di fare una sleale pubblicità danneggiando la concorrenza, ma in questo caso faccio una eccezione perchè il locale che vado a descrivere non ha fortunatamente bisogno di pubblicità.La pizzeria, ora anche trattoria, “il Montino”.Ne parlo volentieri perchè, solo a pronunciare il suo nome, mi vengono alla mente cari ricordi della mia gioventù universitaria. Si trova fra Piazza dei Cavalieri e borgo stretto, ai limiti del mercato vecchio dietro una antica chiesa romanica fatta a loggia con capitelli di età severiana, ora tramutata in banca. E’ un luogo storico. Il suo nome deriva dal fatto di trovarsi proprio in un punto lievemente sopraelevato in una città piatta che si trova sul livello del mare: il montino appunto. Si mangia al taglio una ottima pizza ed una buona cecina (come la...

Chi voleva far cadere la torre di Pisa ?

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Evviva la torre di Pisa che pende, che pende e che non casca giù. Forse qualcuno si ricorda il famoso ed antico motivetto che ricordava l’incredibile pendenza della torre senza che questa cadesse mai. Chi mai, d’altro canto si è augurato che la famosa torre cadesse (livornesi e lucchesi esclusi si intende)? Ma i fiorentini, che diamine !Come faccio ad affermarlo ? Ho le prove visive e ve le mostro!Qualcuno senza dubbio ricorderà il famoso pittore, Benozzo Gozzoli, che in pieno rinascimento 1459 affrescò la cappella detta dei Magi, nel palazzo Medici Riccardi a Firenze. Grazie allo strepitoso successo di quell’esperienza e grazie alla sua crescente fama, il maestro fiorentino dopo alcuni anni si trasferisce a Pisa.Qui per ben sedici anni lavorerà agli affreschi del Camposanto.Avrebbe dovuto esser grato a Pisa di tanto onore e di tale remunerativa commissione.Eppure...

Maria ha una amica!

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Vi ricordate il mio articolino su Maria, la zingara rumena di fronte alla cattedrale di Lucca ? Oggi ho scoperto che ha una giovane amica, una bambina.Questa bella bambina è la figlia del nostro simpatico amico argentino che vende le cartoline con il suo carrettino “ciclato” (forza motrice una solida bicicletta)proprio di fronte alla chiesa. Non sono carini? E’ così che si fa amicizia !G.

La "curtis regia" longobarda a Lucca ? Forse l’abbiamo trovata !

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Da un argomento leggero (ricetta) ad uno più serio(storia e archeologia).Lo so che una foto con quattro pietre squadrate una su l’altra dicono poco e sono bruttine anche da vedere; ma se il luogo è piazza S. Giusto a Lucca la cosa cambia. E si, perchè proprio a due passi dal palazzo Gigli, sede della Cassa di Risparmio di Lucca, e l’omonima chiesa, nella sostituzione dell’ennesimo tubo rotto, sono emerse le pietre in questione. Qui sorgeva, secondo gli storici, l’antica curtis regia longobarda, sede anche della zecca che coniò il famoso tremisse d’oro, moneta lucchese. Si capisce quindi che ogni sassolino o coccio che emerge dal fango potrebbe datare questi pietroni.Intervistata dal sottoscritto, l’archeologa di turno ( che ormai è quasi un amica visto che tutte le volte che ci incontriamo in situazioni simili le rompo le scatole con...

La polenta e ossi di Michelangelo

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La polenta di Michelangelo ? Quale polenta ? Si chiederanno i più. La polenta di mais, quella bella fumante, che tutti gli abitanti del centro nord Italia apprezzano e che qui dalle nostre parti in Toscana, chiamano matuffi; bene quella, ai tempi di Michelangelo, non c’era. I nostri amici toscani Amerigo e da Verrazzano non l’avevano ancora portata dalle americhe. Allora di quale polenta si tratta? Ma quella di farina di castagne, che diamine! Quella si che la mangiavano tutti. Specialmente i poveri delle montagne della Garfagnana e dell’alta Versilia. Territori di confine, territori selvaggi e montuosi, dove nessuno stava a guardare se il castagno due metri più in là o due metri più in quà era fiorentino o se il cinghiale che grufolava nelle selve veniva dalla parte estense o dei Malaspina.E Michelangelo? Cosa volete che mangiasse sulle...

Un "David" medioevale a Pisa

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Esiste nell’imaginario del turista medio, sopratutto americano, un solo David: The David. Inutile quasi dire quale, e quindi non lo dico. Tuttavia sappiamo bene quale sia la realtà storico artistica. E’ compito di noi guide turistiche, oggi, mostrare al turista quale processo filologico e quali tappe, hanno portato Michelangelo e compagni alla riscoperta della classicità e della monumentalità.Pisa, senza alcun dubbio, segna una di queste tappe grazie al fenomeno medioevale chiamato Nicola Pisano o meglio Nicola de Apulia, viste le sue origini. Non è questa la sede dove si debba riscrivere un saggio su questi pilastri della storia dell’arte, ma bensì, vale forse la pena ricordare ancora una volta, anche visivamente, alcuni punti fermi percedenti al colosso fiorentino.A Pisa dal XII secolo la classicità è di casa. La fabbica della cattedrale, paragonabile ad un nuovo “colosseo” espressione della cristianità,...

Armati a Lucca

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Comincio a credere che questo blog sia veramente utile per molte cose , ma sopratutto per me stesso. Mi chiarisce molte idee confuse su cose e persone e mi pone di fronte a piccoli quesiti che normalmente sono portato a sorvolare.Per esempio mi sono chiesto: quante raffigurazioni monumentali di uomini armati, (siano esse statue celebrative, affreschi, o dipinti di eventi storici) si possono vedere nei luoghi pubblici di Lucca ?Pochi. Pochissimi poi quelli di epoca medioevale. Vorrei ora qui ricordarli anche con foto, nella speranza che, dimenticandone forse alcuni, qualche lettore mi aiuti a ricordare.La prima immagine che mi ha dato lo spunto per questo articolo, è quella che si trova nel primo altare a destra, in un interessante affresco, nella chiesa di Santa Maria Bianca o foris portam. Chiesa che potete vedere in foto nell’articolo “Il nome di...

Musica sotto la torre pendente

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C’e poco da commentare a questa foto, o forse molto se riflettiamo sul tipo di educazione musicale che viene dato nelle nostre scuole italiane. Questi bambini sono scandinavi e la maggioranza di loro non supera i dieci anni. Hanno eseguito quattro o cinque semplici pezzi musicali con i loro violini quasi in miniatura. Ho fatto anche un piccolo video che non gli rende onore a sufficenza. Le altre esecuzoni erano migliori. Erano bravi e belli. Vi potete immaginare la gente con una macchina fotografica nella piazza (tutti !) di fronte alla torre pendente come si è scatenata a scattare foto. E’ una curiosità, ma a Pisa a volte se ne vedono di tutti i colori. La torre fa notizia. G.

I maestri comacini ? Che facce simpatiche!

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Ricordo quando ero studente all’università di Pisa le affascinanti lezioni di alcuni fra i miei professori riguardo all’architettura medioevale romanica in toscana ed in particolare sull’operato dei maestri Comacini nella Toscana nord-occidentale. Quante ore passate sui libri a studiare decorazioni floreali, colonne tortili, bestiari fantastici! Belle ore a ripensarci col senno di poi. Tutto questo patrimonio culturale per me è stato fonte di riflessione, e in questi anni di attività come guida turistica, anche di ulteriore ricerca. Fin dal liceo però, ricordando coloro che in tempi così remoti ci hanno preceduto lasciando tali capolavori, ho sempre fantasticato chiedendomi: ma che facce avevano queste persone ? Chi erano Guidetto da Como e compagni ? Spesso tali domande non hanno risposta, e tutto finisce li. Credo però di aver trovato un filo tenue che annodato ad un altro, ed ad un’altro...