Turislucca

La polenta e ossi di Michelangelo

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La polenta di Michelangelo ? Quale polenta ? Si chiederanno i più. La polenta di mais, quella bella fumante, che tutti gli abitanti del centro nord Italia apprezzano e che qui dalle nostre parti in Toscana, chiamano matuffi; bene quella, ai tempi di Michelangelo, non c’era. I nostri amici toscani Amerigo e da Verrazzano non l’avevano ancora portata dalle americhe. Allora di quale polenta si tratta? Ma quella di farina di castagne, che diamine! Quella si che la mangiavano tutti. Specialmente i poveri delle montagne della Garfagnana e dell’alta Versilia. Territori di confine, territori selvaggi e montuosi, dove nessuno stava a guardare se il castagno due metri più in là o due metri più in quà era fiorentino o se il cinghiale che grufolava nelle selve veniva dalla parte estense o dei Malaspina.E Michelangelo? Cosa volete che mangiasse sulle...

Un "David" medioevale a Pisa

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Esiste nell’imaginario del turista medio, sopratutto americano, un solo David: The David. Inutile quasi dire quale, e quindi non lo dico. Tuttavia sappiamo bene quale sia la realtà storico artistica. E’ compito di noi guide turistiche, oggi, mostrare al turista quale processo filologico e quali tappe, hanno portato Michelangelo e compagni alla riscoperta della classicità e della monumentalità.Pisa, senza alcun dubbio, segna una di queste tappe grazie al fenomeno medioevale chiamato Nicola Pisano o meglio Nicola de Apulia, viste le sue origini. Non è questa la sede dove si debba riscrivere un saggio su questi pilastri della storia dell’arte, ma bensì, vale forse la pena ricordare ancora una volta, anche visivamente, alcuni punti fermi percedenti al colosso fiorentino.A Pisa dal XII secolo la classicità è di casa. La fabbica della cattedrale, paragonabile ad un nuovo “colosseo” espressione della cristianità,...

Angoli di Firenze

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Oggi guida turistica a Firenze. Ne faccio poche nella “grande mela toscana”; solo quando mi conviene. Firenze, da due metri in su, è sempre Firenze ! Il problema ovviamente è dai due metri in giù, cioè non essere calpestati o travolti dalla folla mentre si sta cercando di ammirare un capolavoro assoluto. Basta però svicolare in qualche stradina laterale, o se si ha tempo andare nell’oltrarno e tutto si ricompone e si umanizza. Tuttavia ho notato che nessuno si sofferma a mostrare particolari interessanti che stanno sotto gli occhi di migliaia di turisti, che ignari di ciò passano oltre e sciamano verso altri monumenti. Valga per tutti come esempio il cosidetto ritratto fatto da Michelangelo sull’angolo di Palazzo Vecchio verso via della Ninna, a due passi dal David. E’ probabilmente una leggenda metropolitana che presenta molte varianti, ma forse...