Turislucca

L’incolmabile distacco “ciclistico” fra pubblico e privato nel turismo locale.

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Per chi fa turismo, i mesi invernali sono fatti per riposare (poco), fare bilanci e fare progetti per programmare il futuro delle stagioni a venire. Capita allora di  leggere articoli giornalistici delle testate locali corredati da statistiche e censimenti nazionali che, per riempire gli spazi vuoti delle loro pagine locali, scrivono articoli fatti per tirare benzina sul fuoco e scuotere gli animi degli addetti ai lavori. Pur essendone stati editi molti, anche dai quotidiani locali, solo nell’ultima settimana per la città di Lucca,  sono usciti tre articoli on line dello stesso quotidiano. Questi, nel bene e nel male, inducono a  riflettere. Due articoli riguardano l’accoglienza in strutture ricettive e il terzo servizi culturali, nello specifico i musei statali locali. Se ne potrebbero aggiungere altri legati all’accoglienza gestita dal Comune di Lucca degli uffici informazione, ma al momento, per puro...

Turismo, Lucca, la satira e Turislucca…ci siamo!

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Mamma mia come vola il tempo ! Mi sembra ieri che giovane studentello universitario in storia dell’arte, assieme a qualche ragazzina appena uscita dall’isituto del turismo Pertini di Lucca accompagnavamo i primi “stranieri” per il centro storico di questa bella città d’arte. Era il 1985. Ora quelle ragazzine sono donne, mamme e compagne di lavoro; serie professiniste del turismo incoming. La passione è rimasta la stessa e l’impegno nel lavoro si è moltiplicato in maniera esponenziale. Facevamo fatica a far capire ai lucchesi che il turismo era importante e lo sarebbe stato ancora di più in futuro. Oggi il futuro è divenuto il presente e quelli che non ci ascoltavano, ora che sono in difficoltà, ci tirano per la giacchetta chiedendo consigli… gratuiti naturalmente, nel puro stile lucchese ! Sempre oggi … grande sorpresa. La satira, così popolare come...

La pizza e Lucca

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Lucca vista dall’alto sembra una pizza. I bastioni delle mura sono il bordo dell’impasto, i tetti degli edifici con le tegole in terracotta sono il pomodoro, il bianco della mozzarella i marmi delle chiese più antiche e l’origano i capperi e le  acciughe i giardini  pubblici e privati sparsi per la città.  Ci vuole più che un pizzico di fantasia, lo ammetto. Anzi certamente qualcuno storgerà il naso o la bocca. Però’con un pò di fantasia, volendo, più o meno ci siamo. Eppure tutte le volte che un turista straniero, per lo più anglofono, mi chiede con un sorriso di consigliargli dove si mangia la migliore pizza a Lucca, il mio imbarazzo e’ sempre evidente.  Difficile rispondere. La vera pizza e solo quella Napoletana o più in generale meridionale e attualemente non tutti la gradiscono. Come molti della mia...

Il Campo Balilla. Le memorie del cuore. Itinerari di ricordi lucchesi

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Tempus fugit, carpe diem , una miriade di modi di dire che in sintesi esprimono tutti lo stesso ineluttabile concetto: la vita va vissuta intensamente in ogni momento. La memoria degli anni passati spesso fa si che questi appaiano tuttavia come i ricordi di ieri mattina. In questo vortice di ricordi emergono immagini di luoghi e volti che, proprio perchè vissuti intensamente, spesso ci riportano sulle labbra un sorriso. Sono luoghi il più delle volte scomparsi o che hanno mutato oggi radicalmente il loro aspetto. La nostalgia alimenta così, in quei fugaci momenti di memorie passate, i palpiti del nostro cuore. E’ la vita. La vita fatta anche di ricordi e di angoli del cuore. Quanti ne abbiamo nelle nostre città ! Basterebbe digitare su facebook il nome di una città qualsiasi d’Italia per scoprire gruppi di nostalgici che...

In bicicletta per ville Lucchesi

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“Domani il tempo sarà bello, un pò freddino però bello. Andiamo alle ville in bici ?” Questa la proposta che mi ha fatto Carlo, il mio amico e collega. Detto, fatto ! Ore 10.30 partenza da Lucca con le nostre mountain byke e in pochi minuti ci troviamo lungo l’argine del fiume Serchio, il fiume dei lucchesi. Il giorno prima ha piovuto e sullo sterrato emergono alcune pozzanghere d’acqua che rendono il  percorso più “wild”,  ma non poi così tanto da impedire ad un cinquantenne con la voglia di pedalare di godersi un pò d’aria fresca in una bella giornata di sole.  Giornata spettacolare e cielo terzo. Parlando piacevolmente del più e del meno, dopo circa mezzora lungo il fiume lo lasciamo per trovarci, come d’incanto su un lungo vialone fra i campi e sullo sfondo la prima villa...

Lucca d’inverno. Itinerari turistici in Toscana

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Come si fa a descrivere il ricordo di cinquanta inverni a Lucca? Ovviamente non si può fare ne si puo dire. Aggiungo poi che non vorrei ancora far parte ostinatamente e completamente del famoso club di quelli che diconono: “Be’ mì tempi” . Certo il clima è cambiato, le stagioni non sono più quelle di una volta, i pomodori non son più dolci come quelli al tempo di mio padre e in fin dei conti non è più come quando c’era “Lui”. In compenso i governi sono sempre “ladri” ed un “Lui”, in qualche modo, ce lo abbiamo ancora e non se ne vuole andare fuori dagli “zibidei” (tanto per usare una metafora forbita e digeribile da un pubblico ampio). Quindi, morale della favola, descriverò Lucca seguendo gli scatti fotografici che ho fatto in digitale da qualche anno sino...

Fuori gela? In Toscana è tempo di salsicce e rapini

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Basta mettere il naso sul vetro della finestra, dare uno sguardo alle strade o all’ambiente circostante, per sentire il freddo pungente di questo dicembre 2012. Se fa freddo però non tutto vien per nuocere. E’ infatti tempo di maiale, o meglio il tempo in cui il maiale entra in depressione perchè da lì a poco gli si farà la festa. Da quando ? Bè, certamente almeno da quando un signore, che ora chiameremmo artista, un maestro comacino col cappuccino ed il gonnellino e che doveva essere amico di un certo Wiligelmo, si prese la briga di rappresentare il freddo mese di dicembre proprio con la macellazione del maiale. Raffigurazione che si trova nei luoghi più sacri fra l’Emilia e la Toscana: Battistero di Modena, Battistero di Parma, Pieve di Arezzo (con la raccolta anche delle rape!), Battistero di Pisa...

Le torri di Lucca. Itinerario nell’ architettura medievale in Toscana

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Ancora oggi, quando qualche lucchese cerca di scorgere a distanza la città di Lucca, sia dalle alture delle colline che la circondano, sia provenienedo dall’autostrada, istintivamente il primo punto di riferimento sono gli alberi delle mura che gli fanno anello. Quello che il poeta Gabriele Dannunzio aveva definito “l’arborato cerchio”. Dopo pochi secondi però i lucchesi si riprendono dall’errore commesso. Infatti quasi sempre ormai, gli alberi e la città murata si confondono con la periferia e la  campagna che, come una galassia, si estende senza interruzione per tutta la pianura circostante. L’unico elemento che ancora oggi distingue il nucleo storico da tutto il resto sono le torri e i campanili. Questi edifici antichi, concentrati in una ristretta area all’interno delle mura, si elevano al di sopra dei tetti dando un sicuro punto di riferimento a quel lucchese che cerca...

La Toscana misteriosa

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E’ quasi sempre così. Quando si parla di mistero si parla di qualcosa che è nascosto. E se si parla di qualcosa che  è nascosto, si pensa a qualcosa che sta occultato sotto. Sotto cosa ? Sotto qualsiasi cosa: sotto il letto, sotto il tappeto, sotto il mattone. Basta che sia sotto. La cosa si fà ancora più intrigante quando il mistero si trova in una antica villa toscana quasi diroccata e questo si “infittisce” quando si vanno a rievocare antichi complotti che si vanno a inoltrare proprio sotto sotto. Nell’oscurità delle viscere della collina prospicente. Ciò accade a Lucca e la villa in questione non è fra quelle che fanno bella mostra di se nelle pagine patinate dei depliant turistici. Al contrario delle “sorelle” oggi più blasonate, questa villa va cercata fuori dai percorsi dei tour operators. Si...

Il colore della città.

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Vi è mai capitato al ritorno da un viaggio di chiudere gli occhi  e ricordare i luoghi visitati  con uno o più colori ?  A me succede sempre.  Il colore come elemento sensoriale della memoria da porre in relazione ad una città . I sensi e la memoria certo sono condizionabili da molti fattori: il clima (pioggia o sole, caldo o freddo) , l’umore (vedo tutto rosa, vedo tutto nero), la compagnia (se viaggiavo da solo era meglio, che fantastici amici di viaggio !), la salute ( ho mangiato pesante, sono in piena forma stamani).  Ora, non so perchè,  a me  piacerebbe chiedere ai turisti che hanno visitato Lucca, a distanza di qualche mese dalla loro esperienza di viaggio, quale memoria cromatica hanno conservato della città dove vivo e perchè.  Lo so, forse è una domanda oziosa ed inutile....