Turislucca

Primavera ? Allora ci vuole una riccettina lucchese

Scritto il by

Finalmente, a quanto sembra è arrivata la primavera. E allora ? E allora mangiamo, stemperando lo stress ed i problemi con una sana ricettina lucchese. L’arte, gli itinerari da riscoprire ecc. , li rimandiamo a più tardi. Sappiate che personalmente diffido sempre di quelle signore “bene”, un pò acidule e quasi sempre rinsecchite, che durante una visita guidata, in prossimità dell’ora di pranzo, ti escono fuori con la  temuta frase :” Ah guardi,  l’arte mi nutre così tanto che se fosse per me potremmo tranquillamente saltare il pasto “.  Cosa ?! Che ?! Saltare il pasto ? Ma stiamo scherzando ? Ora giù, finchè si può si visita, ma arrivati in prossimità delle 13,30 mi si potrebbe materializzare anche Michelangelo in persona invitandomi a discutere assieme  una delle sue divine opere che gli direi: ” Oh Michelangelo, ma ti sembra  l’ora ? Un piattino con...

Turismo in Toscana: l’eco del battistero di Pisa

Scritto il by

Esistono molte tradizioni legate al turismo in visita ad una città. Molte di queste sono scaramantiche. Si pensi, solo per citarne alcune,  alla enorme quantità di danaro gettata negli ultimi sessanta anni nella fontana di Trevi a Roma, lo sfregamento del muso del porcellino nel mercato nuovo a Firenze, il bacio alla fidanzata sul ponte di rialto a Venezia. Pisa credo però le batte tutte. Nel ristretto spazio di  un unica piazza, senza contare i riti scaramantici degli studenti dell’ateneo pisano,  ne annovera almeno tre: Lo sfregamento di una luceretola sulla porta bronzea seicentesca dell’ingresso principale della cattedrale, la interminabile conta dei forellini da parte degli innamorati che si dicono lasciati dagli artigli di lucifero su di una pietra di recupero posta sul fianco sinistro della cattedrale,  ed infine il “sublime” rito della eco all’interno dell’antico battistero. Fra i tre, l’ultimo è sicuramente quello...

Una storia romantica. Pisa.

Scritto il by

Non passarono molti anni dal suo viaggio in Italia, ed il principe Federico, alla morte del padre Cristiano V, divenne re. Subito volle mettere in pratica ciò che aveva visto ed apprezzato durante il suo soggiorno mediterraneo. Costruì nuovi palazzi nello stile italiano e francese, intraprese riforme volte a umanizzare le condizioni dei più poveri e costruì teatri per lo spettacolo e la musica. Il ricordo di Maddalena era sempre vivo, nonostante si fosse sposato con Luisa di Meclemburgo. Forse quei nuovi palazzi con i giardini e la musica che ascoltava nel nuovo teatro gli ricordavano quei momenti di felicità trascorsi tempo addietro nella piccola repubblica toscana. Il sovrano decise allora di inviare alla sua amata un medaglione con una miniatura che lo raffigurasse come re e forse (chi può dirlo) come futuro sposo. Non ci si deve stupire...