Turislucca

Lucca: agonia di un affresco superstite




Lucca appare agli occhi di tutti come una città immutata nel tempo. In realtà, come sappiamo, sono innumerevoli le stratificazioni storiche ed architettoniche dei singoli palazzi che costituiscono ciò che definiamo centro storico. Fra sette e ottocento molti palazzi già rimodellati nel cinquecento su precedenti edifici medioevali, hanno mutato in alcuni casi importanti elementi architettonici, (si vedano ad es. i palazzi Tucci e Sardini in via Cesare Battisti) in altri solo gli intonaci esterni. In quest’ultimo caso molti affreschi che decoravano le facciate di alcuni di questi, fra la prima e la seconda metà del cinquecento, sono andati irrimediabilmente perduti (palazzo dipinto e palazzo Bernardi in piazza del Duomo con affreschi di Zacchia da Vezzano).
Oggi di tutti questi affreschi esterni ne rimane solo un esempio ma, se potesse parlare, con flebile voce griderebbe “VENDETTA !!!”.
Chi volesse vederlo basta che ponga lo sguardo da sopra gli scalini sul fianco del Duomo al di là del tetto del palazzo Mansi corrispondente al bar Girovita. Vedrà la parte superiore del palazzo Tegrimi con gli affreschi.
Sono quattro riquadri che raffigurano personaggi virili , forse Imperatori o eroi classici. Solo ricerche di archivio potrebbero dare la certezza di una sicura attribuzione.
Roberto Ciardi li attribuì a suo tempo a un certo “Ghirlanda” che eseguì anche affreschi a Pisa nel braccio corto occidentale del Campo Santo monumentale.
Lucca viveva in quei tempi una stagione di grandi rinnovamenti, non solo architettonici, ma anche decorativi. Gli esempi di affreschi interni a palazzi ancora in situ sono numerosi. Primo fra tutti quello del ciclo di affreschi di villa Bonvisi poi Bottini dove, grazie ad una recente ritrovamento di disegni d’archivio, operò il Poccetti (stesso autore che affrescò la grotta del Buontalenti a Boboli).
Gli affreschi del palazzo Tegrimi sono in pessimo stato di conservazione e forse fra un decennio non si vedranno più. Nessuno negli ultimi tempi li ha più presi in considerazione. In un epoca odierna, dove Lucca vede un gruppo di imprenditori edili chiedere di costruire un nuovo stadio per una squadra di calcio locale scivolata in serie D dopo un tracollo finanziario, non c’è certo tempo per pensare al restauro di queste vecchie e cadenti opere ormai rimaste uniche.
Dove sono le belle signore del FAI ? La soprintendenza è troppo occupata per la imponente mostra batoniana ? Puccini o una qualitativamente discutibile statua di Boccherini rendono di più ?
Io posso solo mostrare le foto scattate velocemente quando passavo di li. Ai visitatori di questo articolo il giudizio e “..ai posteri l’ardua sentenza”.
Fate un clik sopra le foto; tanto basterà per inorridire.

G.

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